Per doverosa
e necessaria informazione, si segnala che il testo potrebbe contenere tracce di Satira. L'Autore, pertanto, declina ogni responsabilità in caso di comparsa di effetti collaterali nel corso della lettura e della visione dello stesso.
SCHEDA
Anno di stesura: 2025.
Genere: commedia brillante - satira di costume.
Personaggi: 2, femminili.
Struttura: atto unico.
SINOSSI
Commedia brillante in cui, con tono leggero e irriverente, vengono
affrontati temi attuali visti attraverso la prospettiva di due donne appartenenti
a due generazioni differenti.
Una Nonna (generazione Boomer) cinica, disincantata, sarcastica, libera e
volitiva.
E sua figlia (generazione Millenial, o giù di lì) goffa, svampita, ingenua,
anaffettiva e inadeguata.
Entrambe si recano al parco con una bambina di tre mesi (rispettivamente
nipotina dell'una e figlia della seconda) che dorme beatamente nel
carrozzino.
Il tempo di sistemarsi e prendono a conversare con una Donna, sola,
seduta sulla panchina di fronte. Così dando vita ad un colloquio dai toni brillanti, che verrà
frequentemente interrotto dall'arrivo di assurde e irritanti telefonate.
Tra la narrazione di ricordi ed aneddoti esilaranti, le due non lesinano
critiche pungenti e satiriche verso vari aspetti della società contemporanea:
la sanità pubblica, la scuola paritaria, il sottobosco politico clientelare, le
dinamiche intrafamiliari.
Il confronto intergenerazionale tra madre e figlia esplode fragorosamente,
quindi, su temi e argomenti più intimistici quali l'invecchiamento, la
sessualità e le relazioni interpersonali.
La loro occasionale interlocutrice ad un certo punto va via. Non da sola.
E quando, alla fine, la bimba nel carrozzino si sveglia...
TESTO
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TITOLO
È decisamente onomatopeico.
"Amò" è la allocuzione affettiva che più si ascolta evacuare
dalle labbra soprattutto delle generazioni attuali; ma non solo da quelle.
"Mà" è la contrazione fonetica (anzi foniatrica) di
"mamma".
Laddove "Nò" lo è di
"nonna".
Sono entrambe la conseguente estensione al linguaggio parlato della
irreversibile consuetudine alla grafologia social: quella regola in base alla
quale, ad esempio, ogni " perchè " deve
obbligatoriamente diventare un criptico " xk' ".
#amòdimàepuredinò
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